Può il Comune avvalersi di un software-client di un ente aggregatore terzo per l'attività di conferimento dati ad ANNCSU?

Stato

Nuovo

Beneficiari

Comuni

Sì, con le precisazioni che seguono:

  • Al fine di usufruire dei vari e-service PNDN Interoperabilità, l'ente interessato deve navigare nel catalogo, selezionare l'e-service di interesse, presentare apposita richiesta di fruizione e associarvi una finalitàLink esterno

  • Ad ogni finalità è possibile associare uno o più clientLink esterno. Ogni client contiene un gruppo di utenti e un corredo crittografico (chiavi private e pubbliche) che permette di richiedere a PDND InteroperabilitàLink esterno dei “voucher” (token JWT) da spendere presso le API degli e-service dei quali l’ente è fruitore. 

  • È dunque indispensabile che sia il singolo comune a disporre dei “voucher” (token JWT) per l'accesso alle API PDND per trasmettere all'ANNCSU i dati, indipendentemente dalla proprietà del software client utilizzato. 


Dunque, il comune può avvalersi dell'utilizzo di un software client non proprio, nell'ottica del riuso di piattaforme fornite da enti aggregativi, purché sia il Comune stesso - titolare dei dati - a richiedere su PDND la creazione del “voucher” (token JWT) necessario alla fruizione tramite API e ad effettuare le configurazioni delle medesime API necessarie alla trasmissione dei dati sulla piattaforma in riuso all'infrastruttura ANNCSU.  

In nessun caso sarà quindi ammissibile l’utilizzo della funzionalità di “delega” offerta da PDND, in quanto, in tale circostanza, non sarebbero evidenti i costi sostenuti dall’ente.